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mercoledì 23 settembre 2015

TORTA RUSTICA DI MELE


Ebbene si....ho anch'io la mia rivisitazione della torta più classica che ci sia, lascio a voi giudicare se potrà essere annoverata tra le altre varianti che ci sono in giro.
 
INGREDIENTI
180 g di farina di farro
120 g di farina integrale
150 g di zucchero di canna
2 vasetti di yogurt bianco di soia
3 mele Golden
100 g di olio di girasole
un pizzico di sale
latte di soia q.b.
vaniglia
buccia di limone
cannella
lievito per dolci o cremor tartaro + bicarbonato
PROCEDIMENTO
Tagliate a tocchetti non molto grandi due mele, la terza la tagliate a fettine sottili da mettere sulla torta a raggiera prima di infornarla, e mettetele da parte; in una terrina mescolate le due farine con lo zucchero, il sale, la vaniglia, che può essere in polvere o quella più naturale della bacca, la cannella, la buccia grattugiata del limone e il lievito; se avete il bimby mettete tutti questi ingredienti nel boccale e dategli qualche giro a velocità 4; aggiungete ora gli ingredienti liquidi, quindi in ordine l'olio e mescolate, lo yogurt e mescolate, a questo punto aggiungete a filo il latte di soia e mescolate fino a quando il composto non risulterà cremoso e ben amalgamato, non troppo liquido nè troppo pastoso; questo procedimento vale anche se vi avvalete del bimby. Per ultime aggiungete le mele a tocchetti, date una rimestata e versate il tutto in uno stampo precedentemente oliato ed infarinato.
Disponete a raggiera, sul composto, le mele a fettine e se vi aggrada cospargetele di zucchero di canna. Infornate a 180° per 40/50 minuti.....la prova stecchino vi svelerà quando sarà cotta.
 
 
 
 

CESTINI RIPIENI DI ERBETTE E TOFU

 
 
Questi contenitori di pasta fillo sono eccezionali, perché, nonostante i fogli siano sottilissimi, se sovrapposti, riescono a diventare dei veri "cofanetti" di prelibatezze
 
INGREDIENTI
Una confezione di pasta fillo
erbette miste (bietoline, spinaci, borragine, scaroline, cicoria, cime di rape), fresche o più semplicemente surgelate
due panetti di tofu
noce moscata
pepe

PROCEDIMENTO
Cuocete le erbette in padella con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio, salatele e mettetele da parte a raffreddare; nel frattempo fate bollire in acqua bollente e salata per 10 minuti i panetti di tofu, scolateli e lasciateli raffreddare.
Unite le erbette e il tofu in un contenitore e col frullatore ad immersione date dei colpi per sminuzzare il tutto rendendo il composto omogeneo ma non troppo morbido; unite un po' di noce moscata e una macinata di pepe.
Stendete su carta forno due fogli di pasta fillo, spennellateli con olio d'oliva e sovrapponete altri due fogli di pasta, tagliateli in quattro parti e dopo aver unto dei pirottini di alluminio, foderateli con i quadrati di pasta fillo facendo fuoriuscire i lembi; versate il ripieno di erbette e tofu nei pirottini rivestiti di pasta fillo fino al bordo e poi richiudete i lembi  al centro.
Mettete  i cestini in forno caldo a 180° per 20 minuti.
Potete accompagnare questi cestini con funghi trifolati o insalata mista.

 

lunedì 7 settembre 2015

SFORMATINI DI ZUCCA E QUINOA


Dopo una lunga pausa estiva torno a postare ricette vegane, provate e gustate, sperando di trasmettere a chi visita questo blog la passione per le cose sane e saporite.
E' tempo di zucca! Ricca di vitamine, sali minerali e fibre e povera in calorie, la zucca ha proprietà antinfiammatorie, lassative, digestive e diuretiche.
E' l'ortaggio preferito da mio figlio Alessandro che la vorrebbe trovare tutti i giorni a tavola.....oggi vi propongo un connubio zucca-quinoa leggero ma di gran gusto.
 
INGREDIENTI
250 g di quinoa
500 g di zucca
aglio
prezzemolo
olio evo
semi di sesamo
pan grattato

PROCEDIMENTO
Sciacquate bene la quinoa in un colino a maglie strette, poi mettetela in una pentola, copritela d'acqua e mettetela sul fuoco; da quando comincia a bollire l'acqua, contate 15 minuti dopodiché spegnete il fuoco e lasciate riposare fino a completo assorbimento dell'acqua; poi colatela e mettetela da parte a raffreddare.
Nel frattempo soffriggete la zucca a pezzetti in una pentola con olio, uno spicchio d'aglio e un po' di peperoncino, coprite e lasciate cuocere per una ventina di minuti senz'acqua, aspettando che sia la zucca a rilasciarla.
Quando la zucca sarà cotta aggiungete del prezzemolo e  schiacciatela con i rebbi di una forchetta fino a ridurla in crema.
Aggiungete la zucca ormai fredda alla quinoa e amalgamate bene il tutto; ungete dei pirottini di alluminio e cospargeteli di pangrattato
 
 
Versateci il composto di zucca e quinoa, cospargete la superficie di pangrattato e semini di sesamo e infornate a 180° per 45 minuti.
 
 
Sformateli su un piatto da portata quando saranno ben freddi.
  

lunedì 8 giugno 2015

SCRIGNI DI BONTA' E SALUTE


POMODORI RIPIENI DI RISO VENERE



Anche questo piatto, come altri da me proposti, sono la rivisitazione, in chiave vegan, di ricette della mia famiglia.

INGREDIENTI
Pomodori ramati da 200 g circa l'uno
250 g di Riso venere
tofu
olive di Gaeta
capperi
basilico
cipolla
sale
olio evo
 
PROCEDIMENTO
Prima di tutto mettete a cuocere il riso venere in acqua fredda per 20 minuti o a vapore col Bimby, come ho fatto io, temperatura Varoma vel.1 per 18 minuti e ricordate di salarlo in cottura.
Tagliate la calotta ai pomodori e mettetela da parte, svuotate i pomodori delicatamente, facendo attenzione a togliere la polpa senza rompere la parte esterna, la polpa la metterete in una ciotola e i pomodori svuotati li salerete e li metterete capovolti a perdere un pò di acqua di vegetazione.
 

Tagliuzzate la polpa quanto più fine potete e conditela con olio, sale, olive nere, capperi basilico e un pò di cipolla se vi aggrada, aggiungete il tofu a dadini e il riso venere cotto.
Mescolate bene il composto, riempite i pomodori e copriteli con la rispettiva calotta.
 

Sistemate i pomodori ripieni in una pirofila, cospargeteli con un filo d'olio e metteteli in forno a 180° per una mezz'oretta; devono risultare  ben gratinati.
 

venerdì 22 maggio 2015

FUNGHI RIPIENI


Da quando non mangio più proteine animali ho cercato di rendere vegan, laddove è possibile, molte delle pietanze che mangiavo prima e che più mi piacevano, con la precisa volontà di dimostrare, anche a mia madre, che dopotutto non si perde nulla nella modifica. Oggi vi propongo i funghi ripieni di macinato.....vegan. Il contenuto principale di questi piccoli e gustosi scrigni altro non è che soia testurizzata o anche detta granulare di soia, facilmente reperibile nei supermercati o nei negozi che vendono prodotti biologici e naturali.
 
INGREDIENTI
500 g di funghi champignon
100 g di soia testurizzata (granulare)
olio evo
aglio
peperoncino
prezzemolo
besciamella di soia

PROCEDIMENTO
Prima di tutto mettete a bollire abbondante acqua salata per reidratare la soia che lascerete nell'acqua bollente per 10 minuti, poi fatela riposare a fuoco spento per almeno un quarto d'ora e alla fine scolatela.
 

Dopodichè con delicatezza staccate i gambi dei funghi cosi che le cappelle rimangano intatte e facciano da contenitore al ripieno; sciacquate velocemente le cappelle e i gambi togliendo bene i residui di terreno. Sminuzzate i gambi dei funghi e metteteli da parte. Mettete sul fuoco una padella con un pò d'olio e fate rosolare le cappelle, salatele e  giratele di tanto in tanto, fin quando non saranno morbide ma non sfatte.
 

Mettetele da parte e nella stessa padella, dopo aver aggiunto un altro pò d'olio, aglio e peperoncino, mettete a rosolare i gambi sminuzzati, mescolate bene, fate cuocere per una decina di minuti e poi aggiungete la soia, rimestandola in modo che si insaporisca e si amalgami ai funghi; quindi aggiungete il sale, una manciata di prezzemolo tritato e qualche cucchiaio di besciamella di soia a piacere, se vi va.
 

A questo punto trasferite le cappelle in una pirofila e riempitele con il ripieno e, sempre se vi aggrada, aggiungete un pò di besciamella su ogni fungo ripieno.
Mettete in forno caldo a 180° per max 15 minuti.


domenica 10 maggio 2015

CUORI DI AMARANTO E COCCO

CUORI DI AMARANTO E COCCO

Oggi vi propongo una ricetta con l'amaranto, un'altro pseudocereale come la quinoa e il grano saraceno​.
 

La sua origine è antichissima. E’ molto ricco di lisina, un prezioso amminoacido essenziale che lo rende speciale, dà energia, riscalda ed è molto nutriente infatti è ricco di proteine, fino al 16%, le quali hanno un elevato valore biologico. È anche una buona fonte di fibre (fino al 15%) e di sali minerali ( calcio, fosforo, magnesio e ferro). In quantità minori troviamo: arginina, serina, acido glutammico, alanina e acido aspartico e  vitamine del gruppo B e la vitamina C.
L’assenza di glutine lo rende adatto alla alimentazione di chi è affetto da morbo celiaco, e ai bambini nel periodo dello svezzamento.
Questi cuoricini dolci che ho preparato sono adatti proprio per festeggiare oggi la festa della mamma! Auguri a tutte le mamme!




 INGREDIENTI
100 g di amaranto
100 g di zucchero di canna
250 g di latte di soia
50 g di farina di cocco
50 g di pistacchio tritato naturale
granella di nocciole
gocce di cioccolato

PROCEDIMENTO
In una pentola mettete a bollire il latte di soia con l'amaranto e lo zucchero, cuocete fintanto che l'amaranto non avrà assorbito tutto il latte risultando cremoso e non secco. Lasciatelo raffreddare un pò e poi aggiungete la farina di cocco, il pistacchio, la granella di nocciole e le gocce di cioccolato a piacere nelle quantità. Mescolate bene il tutto e mettete l'impasto, che risulterà un pò appiccicoso, su una spianatoia, stendetelo in modo che lo spessore sia più o meno di un centimetro e con uno stampino per biscotti ricavate tanti cuoricini, riunite l'impasto che avanza e stendetelo di nuovo fino ad esaurirlo tutto.
Mettete i cuoricini su una placca ricoperta da carta da forno e infornate in forno caldo a 180° per 20 minuti.
 

Questi dolcetti rimangono comunque morbidi e umidi all'interno.

 

martedì 5 maggio 2015

DOLCE E SANA COLAZIONE!


La colazione per me è fondamentale nella mia giornata, un pasto importante ma anche un momento irrinunciabile che cerco sempre di trascorrere in assoluto silenzio, prima che cominci il caos totale, cercando di svegliarmi un pò prima per godermi in tranquillità il mio the verde e qualche fetta di torta vegan fatta con le mie mani come quella che vedete nella foto qui sotto e di cui vi do la ricetta. 

PLUMCAKE AL RHUM E CIOCCOLATO


INGREDIENTI
300g di farina integrale
150g di zucchero di canna
1 bustina di lievito per dolci o cremor tartaro e bicarbonato (per i vegani vegani)
4 cucchiai di olio di girasole
rhum
latte di soia q.b
buccia di limone grattugiato
aroma di vaniglia
cioccolato fondente a pezzetti
nocciole a pezzetti

PROCEDIMENTO
Mettete in una ciotola tutti gli ingredienti secchi: farina, zucchero, lievito e limone, mescolate con una spatola o nel bimby a vel. 4 per 30 sec., poi aggiungete l'olio di girasole, il rhum secondo i gusti e l'aroma di vaniglia, mescolate bene a mano o col bimby per altri 30 sec. dopodichè aggiungete a filo il latte di soia mescolando sempre o facendo girare il bimby a vel. 2 fino a che la miscela non raggiunga la giusta consistenza di un impasto da plumcake; a questo punto aggiungete i pezzetti di cioccolato e i pezzetti di nocciole, amalgamate ancora un pò e versate il composto in uno stampo da plumcake oliato e infarinato. Infornate in forno caldo a 180° per 40 minuti circa o fino a quando, infilando uno stecchino nel plumcake, non ne esca pulito.

sabato 2 maggio 2015

INSALATA RICCA

Prediligendo i piatti unici, cerco di crearne di ben bilanciati a livello di nutrienti, quindi mi assicuro che nel piatto ci sia tutto il necessario per soddisfare un pranzo completo.
Anche un'insalata può diventare piatto unico se la si accompagna, come ho fatto io, nella ricetta che segue, a carboidrati e proteine.
Parliamo di proteine nobili,vegetali come la Quinoa.
 

Sembra un cereale ma non lo è ed è tanto nutriente da essere nella dieta degli astronauti. Più ricca di ferro degli spinaci, più proteica della soia, la pianta sudamericana è il sogno di ogni nutrizionista, contiene tutti i dieci aminoacidi essenziali, è ricca di sali minerali ed è pure “gluten free”.

INSALATA DI QUINOA E CEREALI



INGREDIENTI
insalata mista 
rucola
quinoa
riso rosso
farro
semi misti (lino, sesamo, zucca, girasole)
tofu
melanzane sott'olio
pomodori secchi sott'olio
cipolla a piacere
olio evo
sale
 
PROCEDIMENTO
La preparazione è semplicissima, i cereali sono quelli che mi trovavo in casa in quel momento già cotti, ma potete benissimo sostituire il farro con l'orzo o il riso rosso con uno integrale o anche bianco; anche le verdure sott'olio sono quelle che avevo in casa ma potete sostituirle con verdure alla griglia o altre sott'olio (funghi, carciofini ecc.). Per facilitare l'operazione di mescolamento, vi consiglio di tagliuzzare l'insalata con le forbici, così da farla insaporire ancora meglio.

venerdì 24 aprile 2015

W IL ROSSO !

RISO ROSSO AL RAGU' DI SOIA

Sembrerà antitetico il titolo di questo post, in quanto qui è tutto "VERDE";  ma anche se il mio blog ha il colore, per antonomasia, della natura, del sano, del "bio", e dell' ecologico, il mio colore preferito è e sarà sempre il ROSSO. E rosso è oggi il riso che cucinerò con un ragù di soia.....ovviamente rosso!


Pur coltivando in Italia risi pregiati e controllati, noi italiani non siamo grandi  consumatori di riso, ancor più noi meridionali, mentre invece dovremmo nutrirci di più di riso italiano ed integrale. Ci sono tre risi integrali: quello classico, quello nero Venere e il riso rosso Ermes.
Il riso rosso è ottenuto dalla fermentazione del normale riso da cucina per mezzo del lievito rosso. Il riso rosso fermentato non è semplicemente una varietà curiosa da presentare in tavola, ma è molto importante per le sue caratteristiche terapeutiche, in particolare contro il colesterolo.
La principale caratteristica del riso rosso è l'attività fermentatrice del Monascus purpureus, una qualità di lievito che determina la colorazione del riso e la sua attività di riduzione del colesterolo. 
Nato in Pianura Padana, Ermes deriva dall'incrocio tra il riso Venere ed un riso di tipo Indica detto anche Patna, tutti incroci a livello botanico, nulla di OGM biologicamente contestabile. Unico riso rosso aromatico in commercio, ha la stessa qualità antiossidante del Venere, ma un tempo di cottura leggermente inferiore (40 minuti).


 

INGREDIENTI
300 g di riso rosso Ermes 
150 g di granulare di soia 
1l e 1/2 di passata di pomodoro
sedano
carota
cipolla
olio EVO
sale

PROCEDIMENTO
Reidratate il granulare di soia in brodo vegetale o acqua bollente per 10 minuti e poi lasciate riposare nella pentola col liquido per una quindicina di minuti, dopodichè colate ed eliminate il liquido in eccesso. In un tegame mettete a rosolare la cipolla, la carota e il sedano a pezzetti piccolini con l'olio e aggiungete la soia che fungerà da macinato come nel ragù più classico, fate dorare la soia, dopodichè aggiungete la passata di pomodoro, abbassate la fiamma e di tanto in tanto rimestate e fate "pippiare" (trad.sobbollire), fin tanto che il ragù non si sarà ristretto a piacimento, aggiungete sale q.b.
Mentre il ragù va sul fuoco, cuocete il riso rosso o a vapore (io l'ho cotto a vapore nel bimby 35 min a Varoma) o in acqua bollente leggermente salata per 35/40 min. Scolatelo e mettetelo da parte.
Quando il ragù sarà pronto, avrà un profumo ed un sapore che non ha nulla da invidiare al più famoso.


 
A questo punto non vi resta altro da fare che condire il riso rosso col ragù caldo e sedervi a tavola a gustarlo.

domenica 12 aprile 2015

FUSILLI INTEGRALI CON RADICCHIO E SEITAN


 
Amo i piatti unici e sposare ingredienti che potrebbero risultare non compatibili, ma alla fine il risultato è sempre gradevole, almeno fino ad ora, e credo che il successo sia dovuto al fatto che se si usano pochi condimenti, soprattutto grassi, gli ingredienti rilasciano i loro veri sapori adeguandosi tra loro in modo delicato e piacevole al palato.
A pranzo, oggi ho preparato questo piatto molto semplice e veloce ma saporito.
 
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
400 g di fusilli integrali
2 cespi di radicchio trevigiano
seitan fresco al naturale
1 cipolla di Tropea
semi vari (girasole, zucca, lino e sesamo)
olio evo
vino bianco
sale

PROCEDIMENTO
Mettete sul fuoco la pentola con l'acqua dove lesserete la pasta e nel frattempo preparate l'intingolo mettendo a rosolare in una padella la cipolla tagliata fine con l'olio, fatela appassire semplicemente e poi aggiungete il seitan a pezzetti piccoli, fate insaporire e rosolare, aggiungete il radicchio preventivamente lavato, asciugato e tagliato sottile a listarelle, mescolate il tutto e sfumate con un mezzo bicchiere di vino bianco; lasciate appassire ben bene il radicchio e quando si sarà amalgamato alla cipolla così da creare un sughetto, salate e aggiungete i semi, mescolate ancora un minuto e spadellate con la pasta che, nel frattempo, si sarà cotta.
Provate!


venerdì 10 aprile 2015

MARMELLATA DI ARANCE

 

Buonasera, ho appena finito di preparare la marmellata di arance....anche se siamo ad Aprile, freddo a parte, le ultime arance sono le più succulente e dolci ed erano così invitanti quando le ho viste al mercato che ne ho prese un bel pò per preparare questa marmellata di cui mi accingo a darvi la ricetta. Ovviamente le arance che ho comprato sono bio e quindi non trattate. La mia ricetta è collaudata ormai da anni e il sapore è ottimo. Quest'anno mi sono fatta aiutare dal robot da cucina più famoso del mondo, il Bimby, quindi darò una doppia ricetta, con e senza Bimby.

INGREDIENTI
2 Kg di arance da agricoltura biologica il cui peso netto è intorno a 1, 4 Kg
900 g circa di zucchero di canna
1 limone da agricoltura biologica
1 stecca di cannella
1 stecca di vaniglia
4 chiodi di garofano

PROCEDIMENTO
Per prima cosa, come nella ricetta del buon vecchio Artusi, punzecchiate le arance con i rebbi di una forchetta e mettetele in un a bacinella con acqua fredda che cambierete mattina e sera per tre giorni; questo procedimento fa sì che le arance perdano l'amaro della buccia. Trascorsi i 3 giorni, sbucciate le arance e da un paio o tre al massimo prelevate solo la parte arancione senza parte bianca e sminuzzatela; dopodichè mettete queste scorzette in acqua bollente e fatele sobbollire per 10 minuti.
 
 
Ripetete l'operazione per altre due volte, poi le scolate e le mettete da parte.
A questo punto pulite la polpa da eventuali filamenti e tagliatela a pezzi grossi
 

e per una polpa del peso di 1,4 kg circa considerate 900g/1kg di zucchero di canna; il tutto è molto personale, a seconda dei gusti, più o meno dolce, l'importante è ricordare che lo zucchero aiuta a conservare meglio e più a lungo le marmellate, quindi non esagerate al ribasso. Ora, se avete il Bimby, mettete polpa e zucchero nel boccale e gli fate fare qualche giro a vel. 3 per pochi secondi, poi aggiungete il succo di limone e le spezie, che toglierete appena prima di invasare la marmellata, e a velocità antiorario 3 fate andare il bimby per 40 min a 100°; aggiungete le scorzette messe da parte e poi fate cuocere per altri 20 a Varoma sempre a vel. 3. Se vedete che è ancora molto liquida, fatela cuocere ancora per 15 min. a Varoma e comunque, la prova del piattino è fondamentale nella preparazione delle marmellate: versate un cucchiaino di marmellata su un piattino e se inclinandolo la marmellata scorre lentamente allora è pronta!
Se non avete il Bimby invece, mettete polpa, zucchero, scorzette, limone e spezie in una pentola capiente e fate cuocere girando ogni tanto finché la consistenza non sarà quella tipica della marmellata.
Nel frattempo che la marmellata cuoce, sterilizzate i vasetti, che conterranno la marmellata, mettendoli in una pentola coperti da acqua e portate ad ebollizione,
 

dopodichè fateli asciugare nel forno caldo per un pò.
A questo punto non resta altro che invasare la marmellata bollente, riempite i vasetti un pò al di sotto del bordo, chiudeteli bene e capovolgeteli tenendoli in questa posizione per 6/ 7 ore.
La marmellata è fatta!
 

venerdì 3 aprile 2015

PASTIERA VEGAN



Buongiorno, sono emozionata perchè questo è il mio primo post e mi sembra tutto così strano. Comunque sono contenta che dopo tanto tempo e tanti tentativi di voler creare questo "angolo verde tutto mio", il battesimo è coinciso col periodo di Pasqua, in quanto siamo nella mia stagione preferita e neanche a farlo apposta tra due giorni sarà il mio compleanno, quindi mi faccio questo regalo, sperando di piacere a me stessa, per quello che pubblicherò, prima che ai visitatori del blog.
E come cominciare se non pubblicando la foto e la ricetta di un dolce, squisito, napoletano e pasquale per eccellenza? 
Ecco a voi la Pastiera Napoletana! Ovviamente vegan 100%.
INGREDIENTI PER 12 PERSONE
Per la pasta frolla
 450 g di farina 00, o di farro o integrale
 150 g di zucchero
 100 g di burro di soia (o olio di girasole)
 100 ml di latte di soia, un pizzico di sale
 limone grattugiato

Per il ripieno
 1 barattolo di grano precotto (580 g)
500 ml di latte di soia dolcificato (per es. Alpro),
350 g di zucchero
500 g di tofu morbido, meglio fresco fatto in casa (1,5 l di latte di soia dolcificato, 1,5 dl di panna di soia, il succo di un limone e mezzo o 3 cucchiai di aceto di mele o un cucchiaino di NIGARI, caglio naturale giapponese)
70 g di canditi (misti o solo cedro)
un limone (la scorza)
cannella macinata
1 fialetta di millefiori o acqua di fiori d'arancio
vaniglia o vanillina
zucchero a velo per la copertura

PROCEDIMENTO
Sicuramente è un pò complessa la preparazione di questa ricetta ma se ci si organizza, vedrete che risulterà tutto più semplice.
Per esempio, il ripieno e la pasta frolla si possono preparare anche il giorno prima, in tempi diversi e poi il giorno successivo si assembla il tutto.
Io ho preparato, per prima cosa, il tofu, perchè, fatto in casa, questo formaggio risulta più morbido e si monta meglio con lo zucchero rispetto a quello che si compra.
Quindi se volete fare i " casari" vi suggerisco come fare: mettete il latte di soia e la panna di soia in un tegame e mettetelo sul fuoco, quando sta per bollire lo trasferite in una ciotola di vetro dove avrete già messo il limone, o l'aceto di mele o il nigari; mescolate con un cucchiaio di legno e lasciate riposare per un'oretta circa; trascorso il tempo, filtrate il composto attraverso un canovaccio pulito e lavato senza detersivi; a questo punto, vi troverete nel vostro canovaccio circa un mezzo chilo di ricotta o giù di lì che lascerete ancora nel canovaccio fin quando non avrà perso tutta l'acqua, dopodichè trasferite il formaggio in un contenitore e se lo preparate in anticipo, appena sarà freddo, mettetelo in frigo.
Ora passiamo al secondo step, la cottura del grano: mettete il grano precotto in una pentola con mezzo di litro di latte di soia, un pò di sale e bucce di limone, mettete il tutto sul fuoco e rimestate di tanto in tanto, perchè il composto non di attacchi sul fondo, finchè non si sarà creata una crema morbida di grano, ci vorrà all'incirca un'oretta.Lasciate raffreddare il composto avendo cura di togliere le bucce di limone.
Nel frattempo potete preparare la pasta frolla mettendo su un piano di lavoro, a fontana, la farina, io ho usato quella di farro, al centro mettete lo zucchero, il limone grattugiato, l'olio di girasole e cominciate ad impastare e aggiungete poco alla volta il latte di soia, più o meno 100 grammi, affinchè l'impasto risulti morbido ma non appicicoso. Mettete l'impasto in frigo a riposare almeno per un'ora.
Non vi resta, a questo punto, che assemblare i vari preparati: per prima cosa accendete il forno a 180°, poi foderate con carta forno uno stampo per pastiera e procedete alla stesura della pasta frolla che dovrà risultare non troppo spessa, potete aiutarvi sempre con la carta forno, per stendere meglio la pasta, mettendola su un foglio e coprendola con un altro e poi andate di mattarello!
Una volta preparato il guscio di questa delizia, preparate il ripieno: lavorate con lo zucchero la ricotta di soia, deve diventare una crema che aggiungerete a quella di grano, mescolate bene e aggiungete gli aromi che la fanno da padrone in questa preparazione e che, personalmente mi riportano ad una serena infanzia, dove mia madre si dedicava in questo periodo, alla preparazione di queste delizie mentre io guardavo, assaggiavo e "annusavo".
Versate il composto nel guscio di pasta frolla e con la pasta che vi è avanzata ritagliate delle striscioline che sistemerete a losanghe sul ripieno.
Mettete in forno per un'ora o più, a seconda del vostro forno, la pastiera sarà cotta quando dopo almeno un ora avrà raggiunto un colore dorato e, mettendo dentro uno stecchino, questo uscirà asciutto.